Villa Maria Pia: Spazio Pubblico o Arena Politica?
Polemiche sull’uso degli spazi comunali ad Alghero: l’amministrazione Cacciotto sotto accusa per la gestione di Villa Maria Pia. Fratelli d’Italia chiede chiarezza, mentre emergono le proposte inevase per una vera fruibilità pubblica.
POLITICA E ISTITUZIONI
L’inaugurazione di Villa Maria Pia, recentemente ristrutturata con fondi pubblici, si trasformerà in un nuovo terreno di scontro politico. L’evento organizzato dall’associazione “Maestrale”, previsto per il 22 marzo, vedrà la partecipazione di numerosi esponenti del Partito Democratico, scatenando le critiche delle opposizioni, che denunciano un utilizzo parziale degli spazi pubblici a favore della sinistra.
Un'inaugurazione che divide
Secondo Fratelli d’Italia, l’amministrazione comunale starebbe permettendo un uso improprio degli spazi comunali, trasformandoli in strumenti di propaganda per una sola parte politica. Alessandro Cocco, esponente del partito, ha sottolineato come Villa Maria Pia, finanziata con soldi pubblici, dovrebbe essere al servizio di tutta la comunità, e non di una fazione politica. La richiesta è chiara: se l’uso degli spazi viene concesso a soggetti con un’identità politica evidente, lo stesso trattamento deve essere garantito a tutti, per un principio di par condicio.
Il ruolo di Mario Bruno e il silenzio del Sindaco
Tra le accuse sollevate, emerge il presunto ruolo di regia dell’ex sindaco Mario Bruno, considerato ancora una figura di riferimento per l’attuale amministrazione. Le opposizioni si chiedono se il sindaco Mario Conoci stia realmente tollerando questa gestione o se sia condizionato da manovre politiche più ampie. Il precedente, sostengono, è grave: gli spazi pubblici non devono diventare “sedi secondarie” di un partito, ma rimanere accessibili a tutti i cittadini. La trasparenza nelle concessioni diventa quindi un nodo centrale della questione.
Progetti inevasi e gestione contestata
Oltre alla questione politica, c’è un altro aspetto che emerge dal dibattito: la gestione e l’effettiva fruibilità della struttura. Marcello Meloni, ex amministratore della Orn-est, società che ha gestito Villa Maria Pia fino a novembre 2023, sottolinea come da tempo siano state avanzate proposte per rendere lo spazio un vero bene comune. Tra le idee ancora irrealizzate ci sono il completamento dell’ascensore, il recupero del parco esterno, la creazione di un orto botanico e la valorizzazione della storica cripta aragonese, la “Tomba del Cavaliere”, per garantirne un’accessibilità continua.
La domanda resta aperta: Villa Maria Pia sarà davvero uno spazio pubblico a disposizione di tutti o diventerà, di fatto, un luogo a uso esclusivo di una parte politica?