Tensione politica ad Alghero: botta e risposta tra Alessandro Cocco e la Maggioranza sulle dimissioni del Cda della Fondazione Alghero

POLITICA E ISTITUZIONI

redazione

10/17/20243 min read

Alghero - Un acceso scontro politico ha recentemente scosso l’amministrazione di Alghero. Protagonisti del confronto sono stati Alessandro Cocco, consigliere di Fratelli d’Italia ed ex assessore alla Cultura, e i Capigruppo della Maggioranza. La causa dello scontro è stata la vicenda delle dimissioni del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Alghero, che ha visto lasciare i loro incarichi la professoressa Neria De Giovanni, Pierpaolo Carta e Paolo Carboni. In seguito a questi eventi, le accuse e i botta e risposta tra le due parti non si sono fatti attendere.

Alessandro Cocco, in una nota pubblica, ha fortemente criticato la gestione della Fondazione da parte della maggioranza, accusando l'amministrazione comunale di usare i ruoli di responsabilità come meri "strapuntini" senza tener conto del merito. Secondo il consigliere, le dimissioni del Cda evidenziano una gestione poco trasparente e disorganizzata, con ritardi nell'annuncio di eventi importanti, come il Cap d'Any, e divisioni interne alla maggioranza che renderebbero difficile una corretta pianificazione delle attività culturali. Le sue critiche si sono concentrate su ciò che ha definito una perdita di figure chiave nella guida dell’ente, imputando al Partito Democratico (PD) il tentativo di nascondere i problemi e la mancanza di una vera strategia politica.

La risposta della maggioranza non si è fatta attendere. I Capigruppo Gabriella Esposito, Anna Arca Sedda, Beatrice Podda, Giusy Piccone, Gianni Martinelli e Giampietro Moro hanno replicato con toni altrettanto duri, invitando Cocco a “fare l'ex assessore” e ad evitare "accuse gratuite". Nel loro comunicato, hanno voluto esprimere gratitudine verso i membri dimissionari del Cda, riconoscendone l’impegno e la responsabilità dimostrati nei mesi di gestione della Fondazione. In ogni caso, non hanno risparmiato critiche all’ex assessore, ironizzando sul suo improvviso appoggio al merito, ricordando che, durante il suo mandato, non aveva mai sollevato questioni simili, nemmeno quando si trattò di sostituire il presidente della Fondazione nel maggio del 2024.

Secondo la maggioranza, Cocco si sarebbe dimostrato incoerente nelle sue posizioni e smemorato nel richiamare situazioni passate. Le accuse sono proseguite con il riferimento alla sua nomina ad assessore alla Cultura, che, secondo i Capigruppo, non sarebbe stata basata su merito o competenza, ma su logiche politiche. Hanno sottolineato che, nonostante ciò, attesero di giudicare il suo operato sulla base dei risultati, ma che furono gli elettori stessi, attraverso il voto, a esprimere il loro giudizio anticipato.

Cocco, dal canto suo, non si è lasciato intimidire dalle repliche. In un secondo intervento, ha accusato i Capigruppo di firmare comunicati “distrattamente” e ha invitato Gabriella Esposito a dimostrare maggiore serietà nel suo ruolo, data la sua lunga esperienza politica. Ha elogiato il gruppo Orizzonte Comune, che, a suo dire, ha saputo distinguere il confronto politico dalla maleducazione, un’abilità che la maggioranza attuale, secondo Cocco, dovrebbe fare propria. Il consigliere ha poi ribadito che il suo operato da assessore, insieme alle associazioni e ai professionisti del territorio, ha prodotto risultati concreti, di cui l’attuale amministrazione starebbe beneficiando.

Il nodo centrale della discussione rimane, però, la gestione della Fondazione Alghero e la sua importanza per il tessuto culturale della città. Cocco ha sollevato dubbi sull’efficacia dell’attuale amministrazione nel garantire una guida stabile e competente all’ente, mentre la maggioranza continua a difendere le proprie scelte e la propria strategia politica. Il confronto, che appare destinato a proseguire, rivela le profonde divisioni tra le forze politiche cittadine e mette in luce una certa fragilità all’interno della stessa maggioranza.

Il futuro della Fondazione e, più in generale, della politica culturale algherese, sembra ora appeso a un filo. Da un lato, Cocco invita la maggioranza a una gestione più trasparente e ad affrontare i nodi politici irrisolti; dall’altro, i Capigruppo restano compatti nel difendere il loro operato e nel portare avanti il programma politico per il quale sono stati eletti. Mentre lo scontro si intensifica, rimane da vedere come l’amministrazione comunale riuscirà a gestire le prossime sfide, specialmente quelle legate all’organizzazione degli eventi culturali e alla guida della Fondazione.