Strategie e Potere: Il Nuovo CDA del Parco di Porto Conte tra Speranze e Polemiche

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Fausto Farinelli

10/8/20243 min read

Il nuovo presidente Emiliano Orrù eletto con 16 voti, insieme ai nuovi membri del consiglio direttivo Francesca Carta e Luca Pais. Grandi aspettative per una nuova fase di cooperazione tra il Parco e la città.

ALGHERO - Emiliano Orrù è il nuovo presidente del Parco Regionale di Porto Conte. L'elezione è avvenuta a Tramariglio, sede istituzionale del Parco, confermando le anticipazioni sul rinnovamento del consiglio direttivo. Accanto a Orrù, nel Consiglio, siederanno anche Francesca Carta e Luca Pais, che hanno ottenuto 15 voti ciascuno.

Una fase di rinnovamento Il nuovo direttivo entra in carica con grandi aspettative, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione dei rapporti con vari settori della comunità algherese. Tra i compiti più difficili che li attendono ci sarà quello di ristabilire un dialogo costruttivo con le associazioni ambientaliste, il mondo imprenditoriale e i residenti della zona rurale. Gli ultimi cinque anni, infatti, sono stati segnati da polemiche e da una partecipazione limitata, fattori che hanno indebolito l’immagine del Parco e ne hanno rallentato l’importante missione di tutela ambientale.

Insediamento del nuovo Consiglio L’insediamento ufficiale del nuovo Consiglio direttivo avverrà nei prossimi giorni, non appena saranno completate le procedure burocratico-amministrative. Si spera che questa nuova fase porti maggiore coesione e partecipazione, elementi cruciali per il successo delle iniziative del Parco.

Le parole del Sindaco: «Col Parco una nuova collaborazione» Il sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, ha voluto congratularsi con il nuovo direttivo e salutare i predecessori, esprimendo fiducia in una nuova fase di collaborazione.

«Nel prossimo futuro – ha dichiarato Cacciotto – ci impegneremo ad avviare una collaborazione proficua per affrontare temi importanti, tra cui l’approvazione del Piano del Parco. L'obiettivo è tutelare le risorse ambientali, promuovere la biodiversità e integrare armoniosamente le aree protette del Parco nella visione strategica della città e del territorio di Alghero. Sono sicuro che lavoreremo in sintonia per accrescere nella comunità la consapevolezza dell’importanza delle nostre aree protette».

Con queste parole, il sindaco ha sottolineato l'importanza di un dialogo costante tra l'amministrazione e il Parco per promuovere uno sviluppo sostenibile che sia in linea con le esigenze del territorio e della sua popolazione. Parole che deducono una collaborazione mancata tra la scorsa amministrazione e il parco Stesso.

Le recenti nomine del Consiglio di Amministrazione del Parco di Porto Conte hanno sollevato diverse perplessità. Il parco, simpaticamente ribattezzato "parco del PD", è stato teatro di una spartizione politica che non lascia spazio a dubbi. L'ex sindaco Mario Bruno ha posizionato tre dei suoi "cavalieri" nei ruoli chiave: Emiliano Orrù, suo ex segretario ai tempi del mandato da sindaco, Franca Carta, sempre fedele a Bruno, nonostante la sua candidatura nella lista Città Viva, e Luca Pais, altro fedelissimo del PD e dello stesso Bruno.

Non c'è da meravigliarsi troppo: io sono "garantista morale" e voglio dare a questo trio l'opportunità di dimostrare le loro capacità, insieme al vero braccio operativo del parco, il suo direttore Mariani. Tuttavia, la spartizione politica è stata evidente e non ci sono stati "se" o "ma". Chi ha subito questa scelta è stato Franco Masu, coordinatore e detentore del simbolo di Città Viva, che ha dichiarato senza mezzi termini che il sindaco Cacciotto non ha mantenuto gli impegni presi e la parola data. Masu sta seriamente valutando l'idea di passare all'opposizione di questa amministrazione.

La situazione è in rotta di collisione anche con Moro, eletto consigliere comunale grazie alla lista Città Viva, che sembra non voler riconoscere la leadership di Masu, così come il sindaco Cacciotto, che ribadisce che conta chi alza la mano in consiglio comunale. Un po' come il classico dilemma: è nato prima l'uovo o la gallina?

L'ex sindaco Mario Bruno ha fatto una scelta tattica nelle ultime elezioni, decidendo di non candidarsi. Il motivo potrebbe essere stato quello di evitare una possibile brutta figura elettorale o forse quello di assumere il ruolo di "padre nobile" del progetto Alghero. Di fatto, Bruno è il regista occulto (o meno) delle nomine, dei veti, degli incroci e dei tripli salti mortali. Gli algheresi cosa ne pensano? Sapevano che votando Cacciotto avrebbero dato anche mandato a Mario Bruno di poter fare il bello e il cattivo tempo? Non può essere come l'esperienza Lubrano, dicevano tutti. Questo è da vedere nei prossimi mesi.

Cacciotto avrà la forza di puntare i piedi e di usare lo stesso peso e la stessa misura con tutti? Ad oggi sembra di no. Anzi, pare proprio che sia legato da lacci e lacciuoli più o meno resistenti che lo tirano da una parte all'altra. La penultima direzione cittadina del PD ha visto Cacciotto chiamato a 'rendere conto' al partito, nonostante il fatto che il sindaco sia espressione di 'Futuro Comune' e non del PD. La 'convocazione' di Cacciotto ha portato Paolo Bellotti a criticare apertamente l'opportunità di rendere pubblico il dissenso con il sindaco. All'interno dello stesso PD, le nomine per il parco sono alla luce del sole una spartizione politica. Curioso di sapere come andrà a finire con INHouse e Secal.

In ogni caso, Alghero si ritrova a osservare con una certa apprensione l'evolversi di queste dinamiche politiche, sperando che le scelte prese possano, nonostante tutto, portare a risultati concreti per il bene della comunità e dell'ambiente del Parco di Porto Conte.