Rivoluzione Aerea nel Nord Sardegna: Sinergia e Nuove Rotte per Alghero
Sinergia tra gli aeroporti del nord dell'isola e abolizione della tassa sugli imbarchi: le proposte di Mario Bruno per rilanciare il turismo.
POLITICA E ISTITUZIONI
La recente diversificazione delle rotte aeree e la gestione unificata degli aeroporti del nord Sardegna rappresentano un cambiamento significativo per il settore. Mario Bruno, consigliere comunale e dirigente del Partito Democratico, esprime ottimismo riguardo a questa novità, evidenziando l'efficacia del network F2i nella gestione sinergica degli scali di Alghero e Olbia.
Con 23 nuove rotte su Alghero e un notevole incremento di passeggeri, destinazioni e frequenze, il nuovo approccio sembra promettere bene. La scelta di abbandonare la competizione a favore della complementarità tra gli aeroporti è stata determinante, specialmente alla luce del calo del 2.6% nei passeggeri registrato da Alghero lo scorso anno, unico scalo sopra il milione di passeggeri a chiudere in negativo.
Bruno pone l'accento sulla necessità di reagire a questa tendenza e di guardare avanti, con un focus particolare sulle rotte invernali. Invita la classe dirigente del territorio a convocare gli stati generali del turismo del nord e centro Sardegna, unendo imprenditori, politici e forze sociali per lavorare insieme al network aeroportuale, in una collaborazione tra pubblico e privato.
Il consigliere sottolinea anche l'importanza di una programmazione puntuale delle attività turistiche da ottobre a marzo, proponendo l'introduzione di nuove rotte aeree e un miglioramento dell'offerta turistica del territorio, con un incremento di servizi, attrazioni culturali ed eventi.
Una delle proposte chiave di Bruno è l'abolizione della tassa sugli imbarchi, una misura che, secondo lui, avrebbe un impatto significativo sul prezzo dei biglietti aerei e, di conseguenza, sulla promozione del turismo. Critica la distribuzione attuale dei ricavi di questa tassa, sostenendo che la maggior parte va all'INPS e allo Stato, lasciando solo una piccola parte ai comuni. Secondo Bruno, l'abolizione di questa tassa e la ricerca di soluzioni alternative di finanziamento potrebbero rappresentare l'investimento migliore per lo sviluppo di nuove rotte, anche invernali.