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Perché gli editori si schierano in politica

Un'analisi sul ruolo degli editori e dei giornalisti nelle elezioni e sulla responsabilità politica e morale dell'elettore.

EDITORIALIPRIMA PAGINAPOLITICA E ISTITUZIONI

Fausto Farinelli

6/9/20242 min read

ALGHERO 2024

Speciale elezioni amministrative

Editoriale Domenicale - Fausto Farinelli - 9 Giugno 2024

Negli ultimi anni, il fenomeno degli editori e dei giornalisti che si schierano apertamente durante le elezioni politiche è diventato sempre più evidente. Non si tratta di una novità, ma di una pratica consolidata. Un esempio emblematico è la nascita di Fox News sotto la direzione di Roger Ailes, che ha dato vita a un network con un chiaro orientamento politico. Anche in Italia, molti editori e giornalisti utilizzano quotidiani, televisioni e blog di notizie per esprimere le proprie opinioni politiche.

La questione del perché gli editori si schierano è complessa e multifattoriale. Da un lato, c'è la volontà di influenzare l'opinione pubblica e le decisioni politiche. Dall'altro, vi è il desiderio di difendere interessi specifici e di rappresentare una parte della società che condivide gli stessi valori e ideali. Tuttavia, schierarsi apertamente comporta anche dei rischi: perdere lettori che non condividono le stesse opinioni e compromettere la percezione di imparzialità.

Ci sono anche casi di schieramenti a metà, dove editori e giornalisti cercano di mantenere una posizione ambigua per non chiudersi nessuna porta. Questa strategia permette loro di navigare tra diverse correnti politiche senza esporsi troppo, ma rischia di essere percepita come mancanza di coerenza e coraggio.

La riflessione su quale tipo di schieramento sia preferibile rimane aperta. È meglio un editoriale chiaro e schierato, che dichiara apertamente le proprie posizioni, o uno "ignavo", che cerca di compiacere tutti senza prendere una posizione netta? La scelta non è semplice e dipende da molti fattori, inclusi i valori personali e la missione dell'editore.

Il dibattito si estende anche alla responsabilità politica e morale degli elettori. In una comunità come quella algherese, è fondamentale che ogni cittadino prenda coscienza del peso delle proprie scelte. Votare non è solo un diritto, ma un dovere che comporta responsabilità. Ogni voto influisce sul futuro della comunità, e per questo è essenziale scegliere candidati competenti e trasparenti.

E' importante porre domande sia ai nuovi candidati che a quelli uscenti. Chiedete spiegazioni, pretendete trasparenza e coerenza. Se amate davvero voi stessi e la vostra città, schieratevi senza paura, mettendo da parte i favori ricevuti in passato. Questi favori, spesso, non sono altro che il risultato di condizioni forzate dagli stessi politici che li hanno concessi.

Personalmente, ho deciso di schierarmi non tanto a favore o contro qualcuno, ma a favore di un desiderio comune: costruire finalmente una comunità unita che guardi al bene della propria città e, di riflesso, al proprio. Mi sono schierato con quello che ritengo essere il futuro e contro ciò che considero un ritorno al passato, che ha portato divisioni, frammentazione e disgregazione. Credo fermamente che solo attraverso un impegno collettivo e responsabile potremo costruire un'Alghero migliore per tutti.

Buon voto.

Domande per la riflessione:

  1. Quali sono le competenze specifiche che ritenete fondamentali per i candidati alle elezioni amministrative?

  2. In che modo pensate che il ritorno di un modello di leadership centralizzata possa influenzare la comunità algherese?

  3. Quali domande ritenete essenziali porre ai candidati per valutare la loro trasparenza e coerenza?

Preferisci un editoriale chiaro e schierato o uno "ignavo"?