Lottizzazione Calabona: il Comune nega incertezze giuridiche, ma il caso resta aperto

Contraddizioni, abusi edilizi e il ruolo dell'amministrazione

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redazione

2/21/20253 min read

L’assessore all’Urbanistica, Roberto Corbia, ha risposto all’interrogazione del consigliere Alessandro Cocco sulla lottizzazione di Calabona. Il Comune sostiene di non riscontrare alcuna incertezza giuridica, nonostante le sentenze che accertano un abuso edilizio e i pareri contrastanti espressi negli anni. Inoltre, emergono dubbi sulla legittimità delle concessioni edilizie rilasciate, con l'ex dirigente dell’edilizia privata, architetto Tore Frulio, che ha evidenziato la presenza di un estratto di mappa difforme rispetto al PRG originale. Anche una nota ufficiale del Comune di Alghero (prot. N. 18424), redatta in seguito a un sopralluogo del 22 novembre 1987, conferma la difformità dell’edificio rispetto al progetto approvato.

La posizione dell’amministrazione: nessuna incertezza giuridica

Nel rispondere all’interrogazione del consigliere Cocco, l’assessore Corbia ha affermato:

“In merito all'ultimo punto, invece, attualmente non si ritiene di dover intraprendere alcuna azione amministrativa, in quanto non pare ravvisarsi alcuna situazione di incertezza giuridica, da che le deliberazioni di Consiglio Comunale contestate”

Questa dichiarazione appare sorprendente, considerando che:

  1. Tre sentenze definitive, compresa quella della Cassazione nel 2016, hanno accertato la presenza di un abuso edilizio​.

  2. Le delibere del Consiglio Comunale sono contraddittorie, con una del 2017 che riconosceva la validità della lottizzazione e una del 2024 che l’ha bocciata​.

  3. Una nota ufficiale del Comune di Alghero del 1987 confermava la difformità del fabbricato rispetto al progetto approvato.

  4. L'ex dirigente comunale dell'edilizia privata ha evidenziato un fatto gravissimo: la concessione edilizia è stata rilasciata su un estratto di mappa difforme dall’originale, inducendo in errore gli uffici e permettendo la costruzione su un'area destinata a strada​.

La nota del Comune di Alghero (Prot. N. 18424): le irregolarità già accertate nel 1987

Un documento ufficiale del Comune di Alghero, protocollo N. 18424 del 27 novembre 1987, evidenzia che già nel sopralluogo del 22 novembre 1987 erano state riscontrate difformità significative tra il progetto approvato e l’edificio costruito.

Secondo la relazione tecnica redatta dal Comune dopo l'ispezione:

“Si fa rilevare altresì che la sistemazione delle aree libere del lotto, sempre per la parte riguardante la palazzina A, non risulta conforme alla Concessione Edilizia N. 301/84 e non è confortata da alcuna autorizzazione amministrativa.”

Ma il dato più rilevante è un altro:

“Si evidenzia inoltre che gli agevoli accessi previsti e realizzati lungo il lato nord e in quello retrostante del fabbricato potranno essere utilizzati solo dopo la realizzazione di una strada a confine.”

Questa affermazione è fondamentale perché conferma che:

  • La strada prevista dal PRG esisteva ufficialmente nei documenti urbanistici.

  • L’accesso all’edificio dipendeva dalla realizzazione di questa strada, che però non è mai stata costruita.

  • Il fabbricato è stato edificato in una posizione che di fatto ha reso impossibile il completamento della viabilità prevista.

La nota del 1987 dimostra quindi che il Comune era già a conoscenza delle difformità urbanistiche, ma non ha mai adottato provvedimenti per correggerle.

La denuncia dell’architetto Tore Frulio: una mappa urbanistica non conforme all'originale.

Oltre alla nota del Comune del 1987, a confermare le anomalie urbanistiche della lottizzazione di Calabona è anche l’ex dirigente dell’edilizia privata, architetto Tore Frulio.

Nel corso delle verifiche per il rilascio dell’abitabilità, Frulio si rese conto di una grave discrepanza: la concessione edilizia era stata rilasciata su un estratto di mappa che non corrispondeva all’originale del PRG.

Secondo Frulio:

“Quando mi recai sul posto per il sopralluogo, mi resi immediatamente conto che l’edificio era stato costruito dove il Piano Regolatore Generale prevedeva una strada. Tuttavia, il documento urbanistico su cui si basava la concessione edilizia non riportava tale strada, bensì un’area edificabile. Questo significa che l’estratto di mappa presentato in fase di concessione era difforme dall’originale e ha tratto in inganno gli uffici preposti al rilascio del permesso.”

Di fronte a questa anomalia, Frulio bloccò il rilascio dell’abitabilità, ma poco dopo venne trasferito ad altro incarico e la pratica proseguì con un altro responsabile.

La denuncia di Frulio e la nota comunale del 1987 evidenziano un dato allarmante: non solo l’edificio fu costruito in difformità dal PRG, ma si è probabilmente cercato di legittimare l’anomalia alterando la documentazione urbanistica.

Una riflessione: il Comune ignora le anomalie?

La risposta dell’assessore Corbia appare ancora più problematica alla luce delle evidenze emerse. Il Comune sostiene di non vedere incertezze giuridiche, ma al tempo stesso:

  • Le sentenze accertano un abuso edilizio.

  • Le delibere comunali sono in contrasto tra loro.

  • Una relazione ufficiale del Comune del 1987 evidenziava la difformità dell’edificio.

  • Un ex dirigente ha denunciato l’uso di una mappa alterata per ottenere le concessioni edilizie.

Se l’amministrazione attuale non intende agire, si espone al rischio di nuove indagini della magistratura, che potrebbe ravvisare responsabilità omissive da parte dei funzionari e degli amministratori coinvolti.

Il caso resta aperto

La lottizzazione di Calabona continua a essere un esempio emblematico di cattiva gestione urbanistica, dove decisioni contrastanti e probabili omissioni amministrative hanno generato incertezze giuridiche che l’amministrazione attuale si rifiuta di riconoscere.

Le domande rimangono aperte:

  • Perché il Comune ignora una sentenza della Cassazione che conferma l’abuso edilizio?

  • Perché non vengono presi provvedimenti sulla difformità accertata già nel 1987?

  • Perché non si approfondisce la questione della presunta falsificazione della documentazione urbanistica?

Se il Comune non interverrà, sarà inevitabile un nuovo capitolo giudiziario. La giustizia dovrà ancora una volta sostituirsi alla politica per ripristinare la legalità?

Alghero, 21 Febbraio 2025