IMPOSTA DI SOGGIORNO IN SARDEGNA: TRA SUCCESSI, POLEMICHE E SFIDE FUTURE
Alghero brilla, ma la destinazione dei fondi divide la politica. Ecco numeri, classifiche e protagonisti
POLITICA E ISTITUZIONI
Alghero: un caso di eccellenza nel turismo sardo
Con 3 milioni di euro incassati nel 2024 (+27% rispetto al 2023), Alghero si conferma seconda in classifica tra i comuni sardi per gettito dell’imposta di soggiorno, dietro solo a Olbia (3,27 milioni). Un risultato che riflette l’aumento delle presenze turistiche, con un tasso di occupazione alberghiera del 78,98% e un picco del +28% durante le festività di Capodanno.
Alessandro Cocco, esponente di Fratelli d’Italia, attribuisce il merito alle imprese turistiche e alla precedente amministrazione di centrodestra: «Questi numeri premiano il lavoro di chi rende Alghero una destinazione d’eccellenza. Ora servono scelte condivise per reinvestire le risorse». Una richiesta che punta il dito sull’amministrazione del sindaco Raimondo Cacciotto, chiamata a chiarire come verranno utilizzati i fondi.
La classifica regionale: Olbia domina, Palau vola
In Sardegna, 40 comuni applicano la tassa di soggiorno, con un gettito totale di 29,5 milioni di euro nel 2024 (+16,9% vs 2023). Ecco la Top 10:
Palau registra il balzo più significativo (+90,2%), scalando quattro posizioni grazie al turismo diretto all’arcipelago della Maddalena. Villasimius e Budoni, invece, segnano un calo, sintomo di possibili criticità gestionali.
Tutti i comuni che applicano la tassa di soggiorno
La Sardegna conta 40 comuni che applicano l’imposta. Ecco l’elenco completo:
Olbia | 2. Alghero | 3. Arzachena | 4. Palau | 5. Villasimius | 6. San Teodoro | 7. Santa Teresa Gallura | 8. Cagliari | 9. Budoni | 10. Golfo Aranci | 11. Pula | 12. Stintino | 13. Oristano | 14. Bosa | 15. Castelsardo | 16. La Maddalena | 17. Nuoro | 18. Sassari | 19. Tempio Pausania | 20. Tortolì | 21. Lanusei | 22. Siniscola | 23. Dorgali | 24. Baunei | 25. Posada | 26. Berchidda | 27. Calangianus | 28. Loiri Porto San Paolo | 29. Porto Cervo | 30. Porto Rotondo | 31. Porto Torres | 32. Sorso | 33. Terralba | 34. Cabras | 35. Muravera | 36. Quartu Sant'Elena | 37. Selargius | 38. Assemini | 39. Quartucciu | 40. Guspini.
Destinazione dei fondi: il nodo della trasparenza
Secondo la legge, i proventi della tassa di soggiorno dovrebbero finanziare infrastrutture turistiche, manutenzione del patrimonio culturale e servizi pubblici. Tuttavia, molti comuni li utilizzano per scopi non correlati, come il pagamento di interessi su mutui o l’acquisto di attrezzature per uffici. La Corte dei Conti ha sollevato critiche, ma l’assenza di un regolamento nazionale lascia margini di discrezionalità.
Ad Alghero, le associazioni di categoria chiedono di investire i 3 milioni di euro in:
Miglioramento dell’accessibilità alle spiagge
Campagne di promozione internazionale
Sostegno alle imprese nella bassa stagione.
«Serve un piano condiviso con gli operatori turistici», insiste Cocco, evidenziando come la mancanza di dialogo rischi di compromettere i risultati raggiunti.
Crescita sì, ma con regole chiare
La tassa di soggiorno è diventata una leva economica cruciale per la Sardegna, con incassi passati da 19,2 milioni nel 2022 a 29,5 milioni nel 2024. Tuttavia, l’assenza di trasparenza e l’uso improprio dei fondi rischiano di vanificarne il potenziale.
Come sottolinea Cocco, «servono progetti mirati e il coinvolgimento degli operatori per trasformare questi numeri in un’eredità duratura». La sfida, ora, è garantire che ogni euro contribuisca a costruire un turismo sostenibile, inclusivo e competitivo.
Fonti: Osservatorio Nazionale sulla Tassa di Soggiorno, Comuni sardi, interviste istituzionali.

