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Decisione Definitiva del Consiglio di Stato: Verso una Nuova Era di Concorrenza per le Concessioni Balneari. E ad Alghero che accadrà?

La sentenza sottolinea la scadenza delle concessioni al 31 dicembre dello scorso anno e incita all'apertura a nuove gare, in linea con la giurisprudenza europea

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redazione

5/2/20243 min read

Le concessioni balneari italiane si trovano al centro di un dibattito complesso e stratificato che coinvolge operatori del settore, legislatori e la comunità europea. Recentemente, il Consiglio di Stato ha bocciato la proroga automatica delle concessioni, ritenendo che queste normative siano in contrasto con le direttive europee, in particolare la Direttiva Bolkestein, che mira a garantire la concorrenza e la trasparenza nei mercati​ (Quotidiano Nazionale)​.

La recente sentenza del Consiglio di Stato italiano segna un punto di svolta significativo per il settore delle concessioni balneari. Con la sentenza N. 03940/2024, pubblicata il 12 marzo, la VII sezione del Consiglio di Stato ha confermato la scadenza delle concessioni demaniali marittime per le spiagge fissata al 31 dicembre dello scorso anno, invalidando così eventuali deroghe fino al 31 dicembre 2024. Questo obbliga le amministrazioni locali a disapplicare le deroghe e procedere immediatamente con una procedura di gara aperta e concorrenziale, in conformità ai principi stabiliti dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea il 20 aprile 2023.

Di fronte a questa decisione, le associazioni dei balneari, come evidenziato da Antonio Capacchione e Maurizio Rustignoli, hanno esposto la loro preoccupazione per una gestione delle concessioni percepita come confusa e potenzialmente dannosa per un settore che ha mostrato di essere efficiente e di successo. Questa situazione solleva una questione fondamentale: come equilibrare la necessità di stabilità operativa con l'esigenza di aprire il mercato a nuovi operatori in modo equo e trasparente?

Intanto a Formentera dopo mesi di negoziati e confronti, il governo delle Baleari ha implementato nuove regole per le concessioni balneari per risolvere la situazione complicata dei "chiringuitos" (bar sulla spiaggia) su Formentera, in linea con le richieste di Bruxelles per una maggiore regolamentazione. Durante una seduta straordinaria, il Consiglio di Formentera ha assegnato sette degli otto lotti disponibili per i chioschi sulle spiagge a chi ha presentato le offerte migliori, seguendo criteri più stringenti soprattutto in termini ambientali. Questo ha portato all'esclusione di alcuni locali storici come Cala Saona e Luky, che non hanno soddisfatto i nuovi standard richiesti e dovranno essere smantellati. La decisione è stata presa quasi all'unanimità dal consiglio, con un solo voto contrario. La concessione per i nuovi gestori sarà valida per sei anni, con la possibilità di estensione per altri due. Nonostante l'approvazione, si prevede che gli esclusi possano intraprendere azioni legali. Tuttavia, le autorità locali ritengono che le nuove norme garantiranno una maggiore sicurezza giuridica. I nuovi chiringuitos sono previsti per essere operativi da giugno.

Tuttavia, è essenziale comprendere che dietro la richiesta di stabilità da parte dei balneari non si nasconde solo una resistenza al cambiamento, ma anche una legittima preoccupazione per gli investimenti fatti e per la salvaguardia di un tessuto economico e sociale radicato nelle comunità costiere. Le spiagge, pur essendo beni pubblici, sono gestite da imprese che in molti casi hanno contribuito significativamente alla loro valorizzazione.

Il cuore della questione risiede quindi nel trovare un equilibrio che non penalizzi ingiustamente gli operatori attuali, ma che al tempo stesso rispetti il principio di equità e trasparenza imposta dalle normative europee. In tal senso, il governo e gli enti locali sono chiamati a un ruolo delicato e cruciale: quello di facilitatori di un passaggio normativo e operativo che garantisca un futuro sostenibile per il settore balneare, senza trascurare le esigenze della comunità e gli obblighi comunitari.

La Gestione delle Spiagge ad Alghero: Tra Libero Accesso e Incertezze Normative

La situazione delle concessioni balneari ad Alghero riflette una problematica più ampia che interessa molti comuni costieri italiani. In particolare, la questione riguarda la gestione delle spiagge per la prossima stagione estiva e solleva dubbi sia tra i titolari delle concessioni sia tra i bagnanti. Ad Alghero, in particolare, l'assenza di un Piano di Utilizzo dei Litorali (PUL) approvato sta creando un ulteriore livello di incertezza. Senza il PUL, infatti, non si possono formalmente emanare i bandi, i quali sono di competenza regionale, per le nuove concessioni lasciando una situazione di vuoto gestionale per le spiagge.

Miche Fois dirigente del comune di Alghero a demanio, interpellato dalla nostra redazione, conferma che i bandi di assegnazione delle future concessioni devono essere emanate dalla Regione Sardegna .

Questo porta a domande concrete per la stagione estiva imminente: i bagnanti potranno accedere gratuitamente alle spiagge? E i titolari delle attuali concessioni, devono smontare e rimuovere le loro attrezzature? A che titolo possono richiedere pagamenti per l'accesso a servizi nelle loro strutture balneari?

La mancata approvazione del PUL solleva interrogativi non solo sulla capacità amministrativa del comune di gestire tali transizioni normative, ma anche sulle ragioni dietro al ritardo. La riflessione si allarga quindi a considerare l'efficacia con cui le politiche locali e le decisioni amministrative vengono attuate e le implicazioni che queste hanno per la comunità locale e i visitatori.

Rimaniamo in attesa di sviluppi quantomeno immediatamente reattivi perchè tra pochissimo le spiagge verranno prese d'assalto.