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Controversie sull'Impianto di Depurazione: La Replica della Coalizione di Centrodestra alle Accuse di Di Nolfo che di fatto non sarebbero infondate.

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ELEZIONI COMUNALI ALGHERO 2024

5/15/20243 min read

La coalizione di centrodestra sardista e civica di Alghero ha risposto alle affermazioni del consigliere regionale Di Nolfo riguardanti la cosiddetta "marea gialla", accusandolo di utilizzare argomentazioni politiche obsolete e di non analizzare i fatti concreti. Secondo la coalizione, il problema della "marea gialla" è stato causato dal dirottamento improprio delle acque del depuratore verso il Calich, situazione per la quale il centrosinistra avrebbe le maggiori responsabilità.

L'impianto di depurazione, progettato durante la giunta Tedde e sostenuto da diverse amministrazioni, era destinato al riutilizzo delle acque per l'irrigazione agricola, in linea con le normative europee. Tuttavia, la gestione non sempre corretta da parte di Abbanoa e le decisioni di altri enti hanno impedito l'uso ottimale delle strutture, contribuendo alla controversia attuale.

La coalizione invita a considerare questi dettagli e a valutare obiettivamente le politiche ambientali passate, puntando a una comprensione più accurata e meno influenzata da tattiche elettorali. Sottolinea l'importanza di seguire le indicazioni scientifiche e di gestire correttamente le risorse per evitare future manipolazioni politiche.

MA a noi piace andare a fondo sulle notizie e ci piace farlo sentendo il parere di esperti che di fatto ci hanno inviato una precisa spiegazione sulla "storia" del depuratore di San Marco, certificando che l'ex Sindaco Tedde ha la piena e totale responsabilità su quanto a affermato il consigliere regionale Di Nolfo.

Ecco i punti esemplificativi:

1) Il depuratore San Marco nasce su un progetto redatto dal Comune di Alghero sotto l’egida del Sindaco Tedde;

2) La potenzialità del depuratore è di 77500 abitanti equivalenti e una capacità di trattamento idraulico di circa 22000 metri cubi al giorno

3) Ogni depuratore, per Legge, deve avere uno scarico di emergenza

4) Lo scarico di emergenza del depuratore di San Marco è presso il Rio Filibertu affluente del Calic e considerato area sensibile

5) La soglia del recettore, se sensibile, è di 50000 abitanti equivalenti, considerando il complessivo dei depuratori ad esso affluenti

6) Significa che il depuratore San Marco è nato fuori soglia, per la quale occorreva espletare le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale

7) E’ pacifico che le acque depurate non possono andare completamente in agricoltura in quanto vi sono periodi di diversi mesi per i quali lo sversamento dei reflui depurati nel Rio Filibertu avviene per l’intero volume

8) I volumi di acqua conferiti presso il Rio Filibertu ammontano a circa il 50% di quelli trattati nell’arco di un anno

9) Considerando una media per difetto di 15000 metri cubi al giorno tra estate e inverno si hanno: 15000 x 365= 5.475.000 metri cubi anno

I quali divisi per due fanno 2737500 metri cubi sversati nel Caic attraverso il Rio Filibertu

10) Il limite della quantità di azoto in un’acqua depurata secondo la tabella 3 è di 15 mg/litro, mentre normalmente, vista l’efficienza del depuratore, si attesta a livello inferiore pari a circa 7 mg/litro.

11) Tale quantità apparentemente esigua e ampiamente entro i limiti è comunque notevole dimostrata da una semplice moltiplicazione: 7 mg/litro corrispondono a 0,007 Kg/litro che moltiplicati per 1000 corispondono a 7 grammi per metro cubo di refluo depurato.

12) Ogni anno il depuratore sversa nel Calic, come detto, 2.737.500 metri cubi che moltiplicati per 7 fanno: 19.162.500 grammi ovverossia 19162 Kg di azoto, cioè concime per le alghe.

13) In pratica queste 19 tonnellate di concime fanno proliferare le alghe all’interno del Calic e queste quando muoiono si riversano nel mare, creando la marea gialla, ma facendo un danno ambientale soprattutto nella laguna, in quanto la notte le alghe producono anidride carbonica e quando muoiono creano una situazione anossica, cioè assenza di ossigeno, facendo morire le specie che non possono fuggire quali granchi, molluschi ecc.

14) In pratica il depuratore è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso

15) Non è ancora ben noto, ma vi è un progetto che prevede il collegamento del depuratore di Olmedo a quello di San Marco, ai quali si deve aggiungere il depuratore di Santa Maria La Palma e quello dell’aeroporto, tali modifiche obbligano una Valutazione di Impatto Ambientale al fine di non peggiorare la situazione.