Capodanno ad Alghero, scontro tra amministrazione e opposizione: “Priorità alla sostenibilità finanziaria”

Botta e risposta tra Alessandro Cocco (FdI) e l'amministrazione comunale sulla gestione degli eventi di Capodanno. La Fondazione Alghero chiarisce: “Nessuna decisione ufficiale presa”.

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redazione

11/6/20242 min read

Alghero si avvicina al Capodanno, ma l’organizzazione dell'evento continua a essere oggetto di un acceso dibattito politico. A sollevare la polemica è stato Alessandro Cocco, ex assessore al Turismo e ora consigliere di Fratelli d’Italia, che ha criticato duramente l’amministrazione comunale per la lentezza e la confusione nella programmazione delle festività. In risposta, il Comune e la Fondazione Alghero hanno ribadito la necessità di prudenza economica, puntando il dito contro una gestione passata che avrebbe gravato sulle risorse del bilancio 2024.

In un comunicato diffuso in replica alle dichiarazioni di Cocco, la Fondazione Alghero ha precisato che al momento non è stata presa alcuna decisione ufficiale riguardo all'organizzazione dell’evento di Capodanno. Le indiscrezioni sui possibili artisti – tra cui Mika, Elisa e, più di recente, J-Ax – non sono state confermate. “Tutte le informazioni attualmente diffuse a mezzo stampa o riportate da altre fonti non sono supportate da alcuna conferma ufficiale,” ha dichiarato la Fondazione, rassicurando che eventuali decisioni saranno comunicate in maniera trasparente.

Il presidente della Fondazione ha risposto in modo critico alle accuse di Cocco, sottolineando come una gestione finanziaria oculata sia fondamentale per garantire l’equilibrio del bilancio comunale. “Non possiamo rischiare di compromettere l’equilibrio finanziario della Fondazione,” ha affermato, spiegando che i costi sostenuti lo scorso anno, pari a circa un milione e mezzo di euro, hanno avuto un impatto diretto sulle risorse destinate al bilancio 2024, con un’incidenza di circa cinquecentomila euro. "Questo è un rischio che non possiamo più permetterci,” ha aggiunto, giustificando così il rallentamento nella programmazione.

Il presidente ha inoltre evidenziato le difficoltà finanziarie della Fondazione, che fino ad aprile non potrà contare su flussi di cassa consistenti, derivanti principalmente dagli incassi della Grotta di Nettuno. Questa situazione limita fortemente la possibilità di pianificare investimenti, compresa la promozione turistica della città fuori stagione, e rischia di subordinare l’intera programmazione invernale alle spese per una singola serata.

La replica della Fondazione non si è limitata agli aspetti finanziari, ma ha toccato anche il tema della gestione organizzativa e delle priorità. Secondo il presidente, le risorse destinate finora al Capodanno sono state investite prevalentemente in eventi singoli, trascurando altri ambiti fondamentali per il turismo e la promozione della città, come il rafforzamento della struttura della Fondazione stessa. “Non si è investito sufficientemente nel rafforzamento della pianta organica, soprattutto nelle figure chiave come quelle dedicate alla comunicazione e al marketing,” ha sottolineato. “È grave che chi ha amministrato in passato sembri aver dato priorità a una sola notte dell’anno, trascurando il lavoro di valorizzazione del territorio per i restanti 364 giorni.”

In chiusura, il presidente ha voluto rispondere direttamente alle critiche di Cocco, che aveva contestato la scelta degli artisti in base alla loro notorietà. “Dispiace che l’ex assessore pensi di risollevare l’economia della città elencando una serie di cantanti e giudicandoli seguendo il suo gusto personale,” ha commentato, alludendo alle dichiarazioni di Cocco su Mika, Elisa e J-Ax. "Forse non avrò l'opportunità di salire sul palco e abbracciare una rockstar, ma sono certo di poter lavorare a testa alta per la tenuta finanziaria della Fondazione e per il benessere economico di Alghero."

La polemica, dunque, appare lontana dalla conclusione, mentre il tempo stringe per la definizione del programma di Capodanno. La cittadinanza e gli operatori economici restano in attesa di sapere se la città potrà contare su un evento in grado di attrarre visitatori e generare benefici per il turismo locale, o se la necessità di tagliare i costi finirà per ridimensionare le ambizioni dell’amministrazione.