Alghero, stessi attori e vecchi vizi: il teatrino della politica comunale
Nuovi volti in Consiglio comunale, ma la logica del "prima gli amici" prevale ancora. Scontri interni, lotte di potere e divisioni tra i gruppi politici.
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Fratelli e sorelle Algheresi, rieccoci qui, a pochi mesi dall'insediamento del consiglio comunale, con l'amara conferma che il monito lanciato a giugno è rimasto solo parole. Nuovi politici, vecchi politici, tutti uguali. O meglio, l'essere umano rimane sempre lo stesso: "Io sono al centro del mondo!". Basta guardare come certi consiglieri abbiano subito cominciato a tentare di piazzare i propri amici nelle partecipate, senza alcun riguardo per il bene comune..
Quello che si sta consumando sotto i nostri occhi non è semplicemente un normale dialogo politico, ma un vero e proprio scontro tra le diverse anime della maggioranza , tutte esageratamente convinte di essere migliori delle altre. È quasi poetico, se non fosse che, anziché poesia, sembra più un dramma scritto male.
Recentemente, l'ex sindaco Mario Conoci aveva lanciato un avvertimento al nuovo sindaco: tenere serrata la maggioranza uscita dalle urne, dando il giusto peso a tutti, nessuno escluso. A giudicare da quello che sentiamo e leggiamo, però, questo consiglio è stato preso e lanciato direttamente nel cestino. Un veto di qua, un veto di là. Alcuni consiglieri comunali, baciati da superpoteri che sfuggono ai comuni mortali, si sono scordati dei partiti e delle liste che li hanno portati dove sono ora. Pensano più con l'istinto piuttosto che con la ragione. Sono talmente "dopati di ego" che neanche dieci esami antidoping basterebbero a scoprirli.
Abbiamo anche il ritorno di vecchie glorie in consiglio comunale, gente che non è certo rientrata brillando per risultati elettorali, ma che pretende di imporre i propri uomini nelle partecipate, arroventando il clima nella maggioranza e facendo letteralmente imbufalire gli ex di "Noi con Alghero". Questi ultimi, pare, stiano considerando di abbandonare la lista che li ha riportati in consiglio comunale per creare un gruppo tutto nuovo. E se la memoria non mi inganna, durante la campagna elettorale Cacciotto aveva dichiarato chiaramente che ogni consigliere comunale doveva rimanere fedele alla lista che l'ha portato negli scranni di via Columbano... pardon, del teatro della politica, pardon di nuovo, del teatro civico di Alghero.
Oggi ci troviamo di fronte a un vero e proprio putiferio. Un gran casino, tanto per usare un linguaggio semplice e diretto. Probabilmente aveva ragione il buon Tedde, quando parlava di minestrone: ingredienti diversi, nessuna logica, e il risultato è qualcosa che non si capisce se sia meglio mangiare o buttare.
Fratelli e sorelle Algheresi, stiamo assistendo al solito spettacolo, con attori diversi, ma sempre lo stesso copione. Tuttavia, possiamo ancora sperare in un cambiamento: è il momento di chiedere ai nostri rappresentanti maggiore responsabilità e di far sentire la nostra voce. Solo così potremo vedere una politica che lavori davvero per il bene comune. Riusciremo mai a vedere una politica che non sia il riflesso distorto dei peggiori vizi umani? Ai posteri l'ardua sentenza, o magari... al prossimo consiglio comunale.