Alghero, l'Amministrazione cambia tono: "La criminalità organizzata è un problema serio" Ma resta l’assenza dei partiti nei comunicati ufficiali

Dopo il servizio pubblicato su Il Fatto Quotidiano sulle presunte infiltrazioni camorristiche ad Alghero, i capigruppo di maggioranza prendono posizione in due distinti comunicati. Il secondo segna una svolta: si ammette la gravità del fenomeno, ma emerge anche una contraddizione rispetto alle prime dichiarazioni. E un dettaglio salta all’occhio: nessun partito ha messo la firma.

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redazione

4/8/20251 min read

Il terremoto mediatico innescato dall’articolo di Mauro Lissia su Il Fatto Quotidiano, che solleva dubbi su presunti legami tra ambienti camorristici e dinamiche locali ad Alghero, ha spinto l’Amministrazione comunale a reagire pubblicamente. Lo ha fatto con due comunicati, firmati esclusivamente dai capigruppo di maggioranza, che però mostrano toni molto diversi tra loro. Un cambiamento che non è passato inosservato.

Nel primo intervento, la linea era chiara: “Non risultano procedimenti giudiziari in corso”, “nessun sospetto di infiltrazioni”, e soprattutto una difesa accorata del sindaco Raimondo Cacciotto, definito vittima di gravi accuse personali. Il messaggio era volto a sminuire il rischio criminale e rassicurare la cittadinanza sull’integrità dell’Amministrazione. Un tono perentorio, quasi infastidito, che sembrava chiudere la porta a qualsiasi riflessione ulteriore. Ma davvero non c’è nulla di cui preoccuparsi?

Il secondo comunicato, diffuso poche ore dopo, segna invece una netta virata. I capigruppo riconoscono ora che “il problema della criminalità organizzata è serio e grave” e ribadiscono la volontà di collaborare con la Procura in caso emergano elementi concreti. Una presa di posizione più aperta e consapevole, che però mette in luce un’incoerenza rispetto alla comunicazione iniziale. Come mai questo cambio di passo così repentino? È possibile che le reazioni della cittadinanza abbiano spinto a correggere il tiro?

C’è poi un dettaglio che non passa inosservato: in entrambe le note ufficiali, le firme sono solo quelle dei capigruppo in consiglio comunale. Non compaiono mai i nomi dei partiti che sostengono politicamente il sindaco Cacciotto. Un’assenza che alimenta interrogativi sul livello di compattezza politica della maggioranza, proprio in un momento in cui la città avrebbe bisogno di messaggi chiari, univoci e condivisi.

Se da un lato si cerca di rassicurare sul fronte della legalità, dall’altro questa gestione comunicativa alimenta il dubbio: siamo di fronte a una reazione convinta e trasparente o a un tentativo di contenere i danni mediatici? E soprattutto: perché i partiti tacciono, lasciando la responsabilità politica solo nelle mani dei capigruppo consiliari?

Il "silenzio è d'oro" anche dalle parti delle opposizioni che non proferiscono ne parole ne gesti sul problema sollevato dal Giornale diretto da Marco Travaglio. Ci si aspettava, non tanto una difesa del Sindaco Cacciotto, ma almeno della città in sè, quello si. A quanto pare da quelle parti preoccupa solo il calo demografico.

Ad Alghero le acque non sono di certo serene. Ci si aspetta da un momento all'altro qualche altro scossone?