Alghero, il futuro della SECAL tra rilancio e polemiche: debiti da saldare e una strategia ancora da definire
POLITICA E ISTITUZIONI
Rassicurazioni da parte del sindaco Cacciotto: “Nessuna chiusura della SECAL, ma un piano di rilancio”. Tuttavia, le opposizioni avvertono: servono azioni concrete, a partire dal pagamento dei debiti per evitare il collasso della partecipata. Fratelli d’Italia: “Non abbassare la guardia, vigilare sulle attuazioni amministrative”.
La vicenda SECAL continua ad animare il dibattito politico e istituzionale ad Alghero. Al centro, il futuro della società partecipata comunale, che gestisce le riscossioni tributarie e che da tempo si trova in una situazione di forte difficoltà economica e gestionale. Con un debito di oltre 300mila euro accumulato dal Comune nei confronti della società, la pressione politica cresce: il sindaco Raimondo Cacciotto è intervenuto per rassicurare sulla continuità dell’azienda, parlando di un piano di rilancio, ma le opposizioni guidate da Fratelli d’Italia spingono affinché le promesse si trasformino in interventi concreti e immediati.
Il sindaco Cacciotto: “Nessun rischio chiusura, SECAL sarà rilanciata”
“Non c’è alcun disegno di chiusura della SECAL, ma al contrario un progetto di rilancio per garantire efficienza ed efficacia nella riscossione dei tributi comunali”, ha dichiarato il sindaco Raimondo Cacciotto in una nota ufficiale. L’intervento è stato reso necessario per smentire le voci circolate in città su una possibile liquidazione della partecipata, ipotesi che, secondo il primo cittadino, “non corrisponde al vero”.
Il piano di rilancio della SECAL si fonda, secondo Cacciotto, su un lavoro di riorganizzazione interna, già avviato, finalizzato alla chiusura delle “partite aperte” e alla piena operatività della società. Le attività di gestione ordinaria, accertativa e di riscossione coattiva saranno al centro di un nuovo assetto operativo, con il sostegno del cosiddetto “Progetto Entrate”.
L’Assessore alle Finanze, Enrico Daga, ha ribadito l’importanza strategica di questa riorganizzazione: “La SECAL deve avere, finalmente, a disposizione tutti gli strumenti operativi per svolgere il suo lavoro in modo efficace. Gli uffici comunali sono impegnati a fondo per raggiungere questo obiettivo e consegnare risultati concreti alla città”.
Cacciotto e Daga hanno inoltre espresso massima fiducia nella struttura dei servizi finanziari e nella macchina amministrativa, pur riconoscendo che il percorso sarà impegnativo. Tuttavia, la sfida più urgente resta il pagamento dei debiti che il Comune ha accumulato nei confronti della SECAL, senza il quale il rilancio rischia di rimanere solo una dichiarazione d’intenti.
Fratelli d’Italia: “Parole insufficienti, ora servono fatti”
Nonostante le rassicurazioni del sindaco, Alessandro Cocco, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha accolto le dichiarazioni con una certa cautela, esprimendo preoccupazioni e chiedendo azioni concrete. “Bene che il sindaco sia finalmente intervenuto, ma ora è necessario passare dalle parole ai fatti”, ha affermato Cocco.
Tra le richieste principali avanzate da Fratelli d’Italia vi è il pagamento immediato dei debiti accumulati dal Comune nei confronti della SECAL. “Queste somme, che ormai superano i 300mila euro, non sarebbero mai dovute accumularsi. Devono essere saldate immediatamente per permettere alla società di operare e pagare gli stipendi dei dipendenti”, ha sottolineato il consigliere.
Cocco ha anche proposto un approccio più strutturato per il rilancio della partecipata. “Il rilancio deve essere condotto con oculatezza. È necessario calibrare con precisione le attività affidate alla SECAL, incrementare le risorse economiche e dotare la società del personale necessario per affrontare il carico operativo. Solo così si potrà garantire una gestione realmente efficace”, ha dichiarato.
Tra le priorità indicate da Fratelli d’Italia c’è il trasferimento degli uffici della SECAL nella nuova sede di via Michelangelo, che potrebbe migliorare l’accessibilità per i cittadini e ottimizzare il lavoro degli operatori.
Criticità gestionali e tensioni interne all’amministrazione
La vicenda SECAL, tuttavia, non si limita a un problema finanziario. L’ex sindaco di Alghero è intervenuto per sottolineare come, nel caso della partecipata, siano emersi problemi più profondi legati alla gestione amministrativa. Pur riconoscendo gli sforzi dell’attuale amministrazione, l’ex primo cittadino ha denunciato “inerzie” e “deviazioni” all’interno della macchina amministrativa, che avrebbero rallentato l’attuazione delle direttive politiche.
“Mai, durante il mio mandato, ho esternato le difficoltà incontrate nell’amministrazione comunale, ma nel caso di SECAL ho dovuto constatare come le volontà degli amministratori eletti possano essere ribaltate o ignorate attraverso l’inerzia di alcuni dirigenti”, ha dichiarato l’ex sindaco.
Da qui l’invito a mantenere alta la vigilanza e a verificare, insieme agli organi amministrativi interni, l’attuazione delle direttive politiche, a partire dal pagamento degli arretrati. “La fiducia nella struttura è importante, ma deve essere accompagnata da un controllo rigoroso sull’operato dei dirigenti”, ha concluso.
SECAL: una partecipata cruciale per il Comune di Alghero
Tutti concordano su un punto: la SECAL è un asset fondamentale per il Comune di Alghero, non solo per la gestione delle entrate tributarie, ma anche per il rapporto diretto con i cittadini. Tuttavia, il destino della partecipata dipende dalla capacità dell’amministrazione di affrontare con determinazione le criticità emerse.
Le dichiarazioni del sindaco e le richieste delle opposizioni convergono sulla necessità di saldare i debiti e dotare la SECAL degli strumenti operativi indispensabili per il suo funzionamento. Ma resta aperto il nodo di una gestione amministrativa che, secondo le opposizioni, rischia di compromettere l’efficacia delle scelte politiche.
Nel frattempo, i dipendenti della SECAL e i cittadini algheresi attendono segnali concreti. Tra promesse di rilancio e necessità di azioni immediate, il futuro della partecipata resta sospeso tra speranze e incertezze. Per il Comune di Alghero, questa potrebbe essere l’occasione per dimostrare che la politica può davvero fare la differenza, trasformando una crisi in un’opportunità di crescita e modernizzazione.