Alghero e il miraggio della collaborazione politica: la realtà smentisce le aperture di Cacciotto, Delogu e Tedde
Nonostante i tentativi di apertura al dialogo, la maggioranza comunale ha dimostrato di non voler ascoltare l’opposizione. Il caso del regolamento sul suolo pubblico ha riacceso le tensioni politiche e scatenato un acceso dibattito anche sui social, con reazioni dure dalla base elettorale del centro-sinistra.
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Alghero si trova ad affrontare un momento critico, eppure la politica locale continua a dividersi. Nei giorni scorsi il sindaco Raimondo Cacciotto aveva lanciato un messaggio forte e chiaro: «Lo scenario in cui si trova la città è terrificante, lavoriamo insieme». L'appello era arrivato durante il congresso cittadino di Forza Italia, all’Hotel Catalunya, in cui è stato eletto Andrea Delogu come nuovo segretario. Non solo il primo cittadino, ma anche Delogu e l'ex sindaco Marco Tedde avevano manifestato la volontà di superare le barriere politiche per il bene della città.
Sembrava un segnale di distensione, un’opportunità per costruire un fronte comune di lavoro. Ma la realtà ha smentito rapidamente ogni speranza.
Dalle parole ai fatti: il muro della maggioranza
L’apertura al dialogo è stata presto smentita dai fatti. L’ennesima conferma è arrivata durante la maratona notturna del Consiglio comunale, durata 13 ore e conclusasi alle 5 del mattino. L’argomento in discussione era l’approvazione del regolamento per la concessione del suolo pubblico a bar e ristoranti, un tema delicato che avrebbe richiesto una mediazione attenta per bilanciare il diritto alla libera fruizione degli spazi cittadini con la necessità di sostenere le attività economiche.
Invece, la maggioranza ha imposto la propria linea senza accogliere le proposte migliorative avanzate dall’opposizione. Michele Pais, esponente della Lega, ha attaccato la rigidità della giunta: «Si è persa un'occasione di condivisione per trovare un equilibrio tra l’interesse pubblico e quello delle imprese». Un’accusa pesante, che ha trovato eco anche tra i cittadini.
Reazioni dure dalla base del centro-sinistra
L’appello alla collaborazione, lanciato non solo da Cacciotto ma anche da Delogu e Tedde, non è stato accolto con entusiasmo dalla base elettorale del centro-sinistra, che ha reagito con durezza. Molti hanno visto queste aperture come un segnale di debolezza o, peggio, come un tradimento politico.
Sui social il dibattito si è infiammato. Luciano Solinas ha accusato l’opposizione di essere rimasta inerte per anni: «Per cinque anni siete rimasti eclissati su questo tema. Di cosa vi lamentate oggi?». Michele Pais ha replicato tirando in ballo il Covid come causa dei ritardi, ma la risposta non ha convinto tutti. Sabrina Musini, invece, ha difeso l’opposizione di destra, attaccando la sinistra: «Queste persone si sono dimenticate che c’era il Covid e che qualsiasi cosa si proponeva al governo Conte veniva cestinata perché sono persone vendicative».
Sul fronte economico, Andreino Arba ha espresso preoccupazione per il settore commerciale: «È stata bistrattata la categoria che in assoluto produce più buste paga ad Alghero. Dovrebbe essere considerata un fiore all’occhiello e invece viene schiacciata a terra». Un’osservazione che riflette il timore diffuso che il nuovo regolamento possa penalizzare ulteriormente le attività locali.
A chiudere con una nota amara e ironica, Alberto Goffi ha commentato: «Dopo 13 ore di riunione sugli spazi pubblici, hanno deciso dove devono passare le persone?».
Il rischio di una città bloccata
Mentre il sindaco e alcuni esponenti politici parlano di collaborazione, la realtà mostra che il clima rimane teso e divisivo. L'episodio del regolamento sugli spazi pubblici ha dimostrato che le parole spesso non trovano riscontro nei fatti, e che la volontà di lavorare insieme resta più un’illusione che una possibilità concreta.
E allora viene da chiedersi: fino a quando la politica cittadina continuerà a perdersi in lotte interne, piuttosto che concentrarsi su soluzioni reali per il bene della comunità?